sabato 12 giugno 2010

Mostra fotografica a Villa Imbonati

Allestimento della mostra fotografica all'interno della storica e prestigiosa dimora Villa Imbonati, sede del Comune di Cavallasca a Como.



Il mosaico del salone d'onore, di eccezionale rarità (praticamente l'unico conosciuto per un interno), è realizzato con piccoli sassi che in particolari occasioni, costituiva anche la base di getti d'acqua originati dall'adiacente grotta-fontana di gusto rococo'.

Sullo scalone di accesso al piano superiore possiamo ammirare, una bellissima "Immacolata concezione".

Nel salone del primo piano, che ospita le riunioni del Consiglio comunale, il soffitto - ben conservato - è in cassettoni di legno decorati a tempera, una tecnica non facile ed abbastanza rara da trovare; il pavimento è realizzato con il cotto lombardo originale.

note storiche su Villa Imbonati :
Fu alla metà del 1500 che gli Imbonati, nobile e rispettabile famiglia milanese, si stabilirono a Cavallasca. Nel 1631 Giuseppe Maria Imbonati, nato a Cavallasca, estese le sue proprietà insieme al fratello Carlo che costruì l’attuale sede Municipale “Villa Imbonati” ultimata nel 1656, ricca di notazioni artistiche e munita di curiosi sistemi di ingegneria idraulica. Con gli Imbonati, nel 1700 Cavallasca divenne uno dei maggiori centri culturali lombardi. Cavallasca vide passare Garibaldi, fu Quartier Generale dello stesso e teatro della battaglia di San Fermo. Agli Imbonati seguirono i Butti, che acquistarono anche la Villa Imbonati, tra i quali Giuseppe Butti, detto anche “Peppớt”, che fu Sindaco di Cavallasca dal 1871 al 1894 e che accolse don Pietro Buzzetti, importante parroco di Cavallasca e nipote di Don Guanella. Giuseppe Butti inoltre ospitò spesso in Villa Imbonati l’amico Luigi Pirandello. Durante la Prima Guerra Mondiale, Cavallasca fu uno dei perni difensivi d’Italia per la difesa sul Confine Svizzero, mediante la costruzione di trincee sul Montesasso, molte delle quali ancora visibili all’interno del Parco Regionale della Spina Verde. Durante il periodo fascista, nel 1928, i Comuni di Cavallasca, Parè e Drezzo furono uniti in un unico complesso amministrativo chiamato Lieto Colle, nome suggerito da Margherita Sarfatti a Mussolini in uno dei frequenti soggiorni a Cavallasca. Cavallasca tornò comune autonomo nel 1956.
per i testi si ringraziano i siti del Comune di Cavallasca e del Rotary Club Como Baradello

1 commento:

yuri ha detto...

complimenti per le foto. grazie per aver arricchito la nostra Villa Imbonati con i tuoi lavori.
ciao
yuri