martedì 22 luglio 2014

Mark Bosch

Mark Bosch, guitar,
collaborazioni con Ian Hunter, Carol King. Garland Jeffreys, Pal Shazar


sabato 19 luglio 2014

Garland Jeffreys Band

Garland Jeffreys torna ad esibirsi a Cantù con la sua band al completo.
La scorsa estate fu invitato a partecipare insieme a Davide Van De Sfroos alla tappa lombarda del “Tenco Ascolta”, rassegna musicale organizzata dal Club Tenco di Sanremo per “ascoltare” dal vivo i nuovi talenti della canzone d’autore.  In quella occasione Garland Jeffreys sconvolse gli organizzatori del Club Tenco, compresi lo storico presentatore Antonio Silva e il direttore artistico Enrico De Angelis, che decisero di invitarlo a Sanremo pochi mesi dopo a ritirare il prestigioso Premio Tenco internazionale alla carriera.










E così Garland Jeffreys è entrato nell’olimpo dei cantautori premiati in Italia dal Tenco insieme a Tom Waits, Joni Mitchell, Leonard  Cohen, Gilberto Gill, Mercedes Sosa, Nick Cave, Georges Brassens, solo per citarne alcuni. 






Garland Jeffreys official Facebook fan page

Il Tenco Ascolta - Cantù

IL TENCO ASCOLTA – CANTU’ (CO)
GIARDINI DI VILLA CALVI
17 luglio 2014 – ore 21 – ingresso libero
special guest GARLAND JEFFREYS e DAVID RIONDINO
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con Sergio Arturo Calonego, Trenincorsa, Angelica Mente, Charlie Cinelli


presenta: Antonio Silva
"il bravo presentatore"

 
SERGIO ARTURO CALONEGO
 
 
ANGELICA MENTE
 
 
 
 
TRENINCORSA
 
 
 
CHARLIE CINELLI
 
 
ospite DAVID RIONDINO
 
 

Garland Jeffreys e Aldo Pedron

Due grandi amici per la musica


Tentativo di "appesantimento" della Band con Pizzoccherata di luglio 30°, niente da fare, hanno suonato alla grandissima, come sempre!


Il Tenco Ascolta - Cantù 17-07-2014




IL TENCO ASCOLTA A CANTU'

IL TENCO ASCOLTA – CANTU’ (CO)
GIARDINI DI VILLA CALVI
17 luglio 2014 – ore 21 – ingresso libero
special guest GARLAND JEFFREYS e DAVID RIONDINO
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con Sergio Arturo Calonego, Trenincorsa, Angelica Mente, Charlie Cinelli


presenta: Antonio Silva
direzione artistica: Enrico de Angelis
Infoline www.pomodorimusic.com +39 3498348118 / Ufficio Cultura 031 717445
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L’assessorato alla Cultura del Comune di Cantù, in collaborazione con Club Tenco e l’associazione culturale Pomodori Music, organizza la seconda edizione del Tenco Ascolta a Cantù.

Garland Jeffreys torna ed esibirsi a Cantù con la sua band al completo.

La scorsa estate fu invitato a partecipare insieme a Davide Van De Sfroos alla tappa lombarda del “Tenco Ascolta”, rassegna musicale organizzata dal Club Tenco di Sanremo per “ascoltare” dal vivo i nuovi talenti della canzone d’autore.  In quella occasione Garland Jeffreys sconvolse gli organizzatori del Club Tenco, compresi lo storico presentatore Antonio Silva e il direttore artistico Enrico De Angelis, che decisero di invitarlo a Sanremo pochi mesi dopo a ritirare il prestigioso Premio Tenco internazionale alla carriera. E così Garland Jeffreys è entrato nell’olimpo dei cantautori premiati in Italia dal Tenco insieme a Tom Waits, Joni Mitchell, Leonard Cohen, Gilberto Gill, Mercedes Sosa, Nick Cave, Georges Brassens, solo per citarne alcuni. 

Ed esattamente un anno dopo il Comune di Cantù ha deciso di dare continuità alla collaborazione col Club Tenco e ospitare un’altra tappa del Tenco Ascolta che avrà come ospite, oltre al comico e cantautore David Riondino, lo straordinario rocker americano Garland Jeffreys in tour mondiale con la sua band (tre date esclusive in Italia, poi Francia, Giappone e Australia, prima di ritornare negli Stati Uniti).

Settantatré anni, mezzo newyorkese e mezzo portoricano, Garland Jeffreys è un’icona della lotta statunitense al razzismo e punto di sintesi tra la cultura afro-americana e la poetica metropolitana di New York.  Alcuni suoi brani sono diventati veri inni antirazzisti a partire dagli anni ‘70. Le sue canzoni di denuncia sociale rappresentano il ponte tra la musica reggae di Bob Marley e il rock'n'roll urbano di Lou Reed, artisti coi quali Garland ha collaborato a lungo. È stato il primo americano a registrare a Kingston in Jamaica; ha collaborato anche con Sonny Rollins, John Cale, Bruce Springsteen e Dr John. La sua “Wild in the street” (1973), canzone-manifesto prodotta da Dr John, che racconta le strade violente del Bronx, è stata di recente ripresa dal popolare gruppo hardcore punk Circle Jerks.

Le canzoni di Garland che denunciano le discriminazioni razziali sono la naturale espressione di un mulatto cresciuto nei quartieri periferici di New York, un ragazzo dalla pelle scura, dalla folta chioma afro e dagli occhi azzurri. Garland Jeffreys esplora ogni tipo di contaminazione anche dal punto di vista musicale, mischiando rock, blues, reggae e folk. Un sound originale che in Italia attirò l'attenzione di Edoardo Bennato, il quale si fece produrre da Jeffreys il disco “E' arrivato un bastimento”. Il regista Wim Wenders gli ha dedicato un capitolo del suo viaggio cinematografico nella musica nera “The Soul of a Man”, così come Martin Scorsese l’ha voluto nella sua serie di documentari dedicati al blues e alle sue radici.
È stato ospite diverse volte di David Lettermann che lo descrive come “leggenda vivente del rock mondiale”.

Prima di Garland Jeffreys si esibiranno i quattro gruppi selezionati dal Club Tenco (Sergio Arturo Calonego, Trenincorsa , Angelica Mente, Charlie Cinelli) e il comico e cantautore David Riondino.  Figlio di un maestro elementare, Luigi Riondino, esponente della avanguardia educativa, amico di eminenti personalità della cultura fiorentina quali Primo Conti e Giorgio La Pira. Toscano, ha lavorato per dieci anni come bibliotecario alla Nazionale di Firenze. Nell'ambiente musicale fiorente degli anni settanta, Riondino inizia a sperimentarsi come cantautore. Nel 1979, pubblica con l'etichetta Ultima Spiaggia il primo album, David Riondino. Tra il dicembre 1978 e il gennaio 1979 ha l'occasione unica di aprire i concerti nella tournée di Fabrizio De André con la Premiata Forneria Marconi (Patrick Djivas e Franz Di Cioccio avevano suonato nell'album d'esordio appena uscito). L'anno successivo esce il secondo disco Boulevard.
Accanto alla passione per la musica, emerge un talento notevole per l'improvvisazione di ogni genere di spettacolo (aiutato dalla parlantina) che lo porta al debutto come comico al teatro Zelig di Milano a soli 22 anni. Ancora poco più che ventenne è tra i fondatori, con la sorella Chiara, del Collettivo Victor Jara, eclettica cooperativa di teatro-musica-animazione. Come verseggiatore satirico collabora con numerose riviste storiche di satira e controcultura, più o meno goliardiche: "Tango", "Il Male", "Cuore", "Comix", "Boxer" ed interviene sul quotidiano "Il manifesto".

In un'intervista definisce l'intellettuale: "una persona fisica, che comunica, che partecipa, che sa trasformare la sua esperienza in qualcosa che serva anche agli altri, che non trasforma il sapere in potere, che ha un'idea sentimentale del comunicare ed è alla ricerca di un nuovo linguaggio". Ed è in quest'ottica che Riondino trasforma e fa evolvere la propria attività, senza lasciare intentata nessuna via, né, per quanto possibile, ripeterla. È negli anni ottanta l'incontro con il cinema, dalla breve apparizione in Maledetti vi amerò, film d'esordio di Marco Tullio Giordana, in cui si esibisce cantando la sua Ci ho un rapporto, all'interpretazione del guru dei fattorini nel secondo film di Gabriele Salvatores Kamikazen - Ultima notte a Milano. Nel 1975 scrive insieme a Lu Colombo la canzone Maracaibo, che diventerà la colonna sonora dell'estate 1981 e un pezzo di culto della musica italiana di quegli anni.

Debutta poi in televisione nel 1987, collaborando dapprima con Lupo solitario e poi negli anni successivi con Zanzibar, Fuori orario, Aperto per ferie, L'araba fenice, fino ai più recenti Maurizio Costanzo Show, Quelli che il calcio e Bulldozer.
Come cantautore gli anni ottanta vedono Riondino autore del rarissimo Tango dei miracoli, disco dalla lunghissima gestazione (scritto nel 1982, registrato nel 1984 e pubblicato nel 1987) uscito solo in edicola, con le illustrazioni di Milo Manara e dei Racconti picareschi. Proprio Romanzo picaresco è il titolo dell' opera del suo debutto a teatro, nel 1989, cui seguono a ruota Chiamatemi Kowalski e La commedia da due lire, entrambe realizzate con Paolo Rossi.
L'attività a teatro diventa sempre più centrale nel corso degli anni novanta. Nella stagione teatrale '93/'94 è in scena con O patria mia, diretto da Giuseppe Bertolucci, accanto a Sabina Guzzanti, Paolo Bessegato e Antonio Catania. Nel 1996 debutta Solo con un piazzato bianco, recital di e con David Riondino. L'anno seguente fonda con Sabina Guzzanti, Antonio Catania e Lelia Serra la Giano s.r.l., società di produzione. Sempre nel 1997 inizia il sodalizio con Dario Vergassola, con cui porteranno sui teatri di tutta Italia dapprima I cavalieri del Tornio - Recital per due e poi Todos Caballeros, gioco intorno al Don Chisciotte della Mancia di Cervantes che gira dal 2001.

L'attività di cantautore continua parallelamente, raggiungendo un apice nel 1995, quando esce l'album Quando vengono le ballerine? e, con la compagna Sabina Guzzanti, Riondino presenta a Sanremo la canzone Troppo sole, scritta l'anno precedente, durante la stesura della sceneggiatura del film omonimo per la regia di Giuseppe Bertolucci.
Debutta alla regia cinematografica nel 1997 con Cuba libre - Velocipedi ai tropici, di cui è anche sceneggiatore. La sua attività a teatro come al cinema e in televisione continua a integrare e miscelare generi e forme di espressione, dalla poesia alla satira, dalla musica alla letteratura, arti visive e tradizionali, in un linguaggio che chiama "la perfetta commistione tra musica, scrittura e disegno". Sviluppa così allo stesso tempo la sua attività di direttore e consulente artistico. Dalla stagione 1999-2000 è consulente artistico del Teatro degli Illuminati di Città di Castello.
Nel 2012 ha prodotto il film Venezia Salva con la regia di Serena Nono e nel 2014 ha prodotto e diretto il docufilm La Musica di Calatafimi.

(fonte: Now-Events.net)

mercoledì 16 luglio 2014

Canturium 41

In edicola il nuovo numero di Canturium